Questa è una selezione di immagini prodotta durante il laboratorio di fotografia tenuto dal fotografo Tommaso Morosetti, realizzato con la collaborazione dell’Associazione Figli Del Mondo, che ha creato il contatto con il Consorzio Sociale Mosaico.
“La creatività senza limiti” è un progetto che ha suscitato in me da subito un grande interesse, sia per il fine che si proponeva sia per le modalità con cui doveva essere realizzato. La voglia di dar vita a un’iniziativa del genere infatti, era venuta nella mia mente già da un po’ di tempo, ma per vari motivi non ero ancora riuscito a metterla in piedi fino a quando l’Associazione Nazionale Fotografi mi ha dato lo spunto e ha tracciato il percorso affinché questa idea si concretizzasse davvero.
Il progetto è stato realizzato con la collaborazione dell’Associazione FIGLI DEL MONDO, la quale si è occupata di mettermi in contatto con il Consorzio sociale “Mosaico”, con cui ho effettivamente portato avanti il corso. Il Consorzio Mosaico è una coperativa sociale che racchiude al suo interno diverse associazioni ed istituzioni che hanno tutte come scopo, ognuna in un diverso ambito sociale, quello di fornire servizi educativi, sociali e socio sanitari alla persona nelle varie età e situazioni di vita (infanzia, adolescenza, maternità, terza età), in particolare nei confronti di coloro che si trovano in stato di disagio morale, psicologico o economico.
Tutte le lezioni del corso sono state svolte presso la sala conferenze del Centro Giovani “RM25” di Rimini e vi hanno preso parte circa una decina di ragazzi in età adolescenziale di diverse nazionalità (cinese, tedesca, afgana, ecc.), appartenenti ad alcune realtà sociali del Consorzio.
Il corso si è articolato in 3 lezioni a cadenza settimanale delle fotografia sul concetto di “esprimere i propri stati d’animo e le proprie emozioni attraverso la fotografia”. Per fare ciò, con l’aiuto di un proiettore, ho mostrato ai ragazzi alcune immagini, ognuna con un diverso impatto emotivo, cercando di farmi poi dire in maniera istintiva il tipo che emozione che provavano nel guardarle.
Sempre con l’ausilio del proiettore abbiamo visionato le fotografie realizzate dai ragazzi durante la prima lezione, facendoci dire da ognuno il significato delle foto che avevano fatto e lo stato d’animo che avevano provato in quel momento.
Durante la settimana seguente, tra la seconda e la terza lezione, ho dato ai ragazzi il compito di realizzare a casa delle fotografie che avessero questo tema: “Noi e ciò che amiamo, noi e la nostra vita”, spiegando il significato del tema e il tipo di immagini che avrebbero dovuto produrre.
Sulla base di quanto appreso nella lezione teorica, ho detto ai ragazzi di realizzare delle fotografie senza un tema prefissato, ma fotografando in modo emozionale, cioè seguendo l’istinto del momento. Le macchine fotografiche digitali sono state messe a disposizione dal Consorzio.
Infine abbiamo visionato le foto realizzate durante la settimana dai ragazzi e scelto quelle da inviare per il progetto.
Secondo me l’esperienza nel complesso è stata positiva e i ragazzi nonostante un po’ di imbarazzo e di timidezza iniziali, si sono poi subito messi a loro agio e hanno saputo partecipare in maniera attiva e disinvolta al progetto, grazie anche all’aiuto dei coordinatori e degli educatori del Consorzio che mi hanno affiancato.
Per quanto mi riguarda, è stata sicuramente un’esperienza intensa, che mi ha arricchito profondamente nell’animo e che mi sentirei di consigliare a tutti i miei colleghi. La fotografia è uno strumento potentissimo di comunicazione e di aggregazione sociale e noi fotografi abbiamo a mio avviso, il dovere morale di utilizzarlo e di diffonderlo soprattutto per questi scopi.